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![]() LAS CASAS, BARTOLOMÉ DE (Siviglia 1474 - Madrid 1566). Religioso spagnolo. Nel 1502 partì per Hispaniola e fu il primo ecclesiastico a prendere gli ordini nel Nuovo mondo, forse nel 1510. Nel 1515, rinunciando alle sue terre e agli indios in concessione (encomiendados), entrò nell'ordine dominicano e iniziò una battaglia a favore degli indios che sarebbe durata tutta la vita, in nome della quale incoraggiò l'importazione di schiavi africani (tratta negriera). Viaggiò nelle terre americane e attraversò molte volte l'oceano per portare in Spagna le sue proteste. Inizialmente denunciò solo le crudeltà dei conquistadores, ma lentamente arrivò a condannare il colonialismo e l'espansionismo europei. Due volte i suoi tentativi d'impiantare una colonizzazione pacifica e rispettosa dei costumi degli indios, nel nord del Venezuela (1520) e a Tezulutlán (Guatemala, 1536), fallirono per il clima di violenza generalizzata in cui sprofondava il mondo appena conquistato. Primo vescovo delle Americhe, ebbe la sede episcopale a Chiapas nel Messico (1544) da cui fu espulso dai coloni e dal viceré Mendoza nel 1546 per divergenze inconciliabili. Lasciò molti scritti sul genocidio delle popolazioni indie. A lui si deve la trascrizione del Diario di bordo di C. Colombo sul viaggio del 1492. |
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